Sanificazione degli ambienti scolastici: prodotti, procedure e normativa
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La scuola è uno degli spazi più sensibili quando si parla di igiene e salute pubblica: migliaia di studenti, docenti e personale condividono quotidianamente aule, laboratori, mense e palestre. Garantire una corretta sanificazione degli ambienti scolastici è quindi fondamentale non solo per il benessere degli alunni, ma anche per prevenire la diffusione di virus, batteri e allergeni.
In questa guida analizziamo in dettaglio prodotti, procedure e riferimenti normativi, fornendo un quadro chiaro e autorevole basato sulle linee guida del Ministero della Salute e delle autorità competenti.
Sanificazione vs pulizia: la differenza da conoscere
Molti confondono la pulizia con la sanificazione, ma i due concetti non sono sinonimi:
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Pulizia: rimozione meccanica di polvere, sporco e residui visibili dalle superfici.
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Disinfezione: riduzione della carica microbica con l’uso di agenti chimici o fisici.
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Sanificazione: processo più completo che comprende pulizia, disinfezione e, quando necessario, interventi di purificazione dell’aria e controllo ambientale.
Nel contesto scolastico, questo significa non solo detergere i banchi o i pavimenti, ma anche abbattere la presenza di patogeni in aule, bagni, mense e spazi comuni.
Prodotti per la sanificazione degli ambienti scolastici
Le scuole devono adottare prodotti efficaci ma anche sicuri per studenti e operatori. I più utilizzati sono:
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Detergenti neutri: per la rimozione quotidiana di polvere e sporco da superfici e pavimenti.
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Disinfettanti a base di cloro (candeggina diluita): particolarmente indicati per servizi igienici e aree a rischio.
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Soluzioni a base alcolica (etanolo ≥70%): ideali per banchi, maniglie, attrezzature elettroniche.
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Perossido di idrogeno: utilizzato per nebulizzazioni e trattamenti professionali.
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Prodotti certificati PMC (Presidi Medico-Chirurgici): conformi alla normativa italiana ed europea.
- Neboluzzatori per ambienti: sanitizzano e profumano l'aria. Ideali nei periodi invernali, con poco ricambio d'aria ed un alta prolificazione di virus e batteri.
È fondamentale che i prodotti siano scelti in base alla superficie da trattare e utilizzati seguendo scrupolosamente le indicazioni di diluizione e tempo di contatto.
Procedure corrette di sanificazione a scuola
1. Frequenza degli interventi
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Pulizia giornaliera di aule, corridoi, bagni e spazi comuni.
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Sanificazione periodica (almeno una volta alla settimana o secondo le indicazioni sanitarie) con prodotti disinfettanti certificati.
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Interventi straordinari in caso di epidemie stagionali o segnalazioni sanitarie.
2. Ambienti prioritari
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Aule scolastiche: superfici ad alto contatto (banchi, sedie, maniglie).
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Servizi igienici: sanificazione più frequente con prodotti a base di cloro.
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Mensa e cucina: controlli rigorosi per prevenire contaminazioni alimentari.
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Palestre e spogliatoi: attenzione a pavimenti e attrezzi sportivi.
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Spazi comuni: corridoi, biblioteche, laboratori informatici.
3. Tecniche professionali
Oltre alla pulizia manuale, molte scuole adottano sistemi avanzati come:
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Nebulizzazione di disinfettanti per trattare ampie superfici.
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Ozono e perossido di idrogeno per la purificazione dell’aria.
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Macchine a vapore per una pulizia profonda senza residui chimici.
Normativa di riferimento
La sanificazione degli ambienti scolastici è regolata da precise disposizioni ministeriali e linee guida:
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D.Lgs. 81/2008: tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, applicabile anche alle scuole.
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Circolari del Ministero della Salute (specialmente durante emergenze sanitarie come il Covid-19).
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Linee guida ISS (Istituto Superiore di Sanità): raccomandazioni su frequenza, prodotti e modalità operative.
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Normativa europea EN 14476: standard di efficacia dei disinfettanti contro virus e batteri.
Le scuole devono inoltre tenere registri delle operazioni di sanificazione, documentando prodotti usati, frequenza e aree trattate: una garanzia di trasparenza e tracciabilità.
Chi si occupa della sanificazione nelle scuole?
Il compito può essere svolto:
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dal personale ATA, formato specificamente sulle procedure corrette;
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da ditte esterne specializzate, soprattutto per interventi straordinari o trattamenti professionali.
La formazione e l’uso corretto dei dispositivi di protezione individuale (DPI) sono fondamentali per la sicurezza degli operatori.
Conclusione
La sanificazione degli ambienti scolastici non è un adempimento burocratico, ma una misura concreta di protezione della salute collettiva. Applicare procedure adeguate, utilizzare prodotti certificati e rispettare la normativa significa garantire agli studenti e al personale un ambiente sicuro, pulito e accogliente.
Una scuola igienizzata correttamente non solo riduce il rischio di infezioni, ma contribuisce anche al benessere psicologico e alla concentrazione degli alunni: un investimento sulla salute e sulla qualità dell’istruzione.
